Galleria Vittorio Emanuele II Milano è una galleria commerciale di Milano che, in forma di strada pedonale coperta, collega piazza Duomo a piazza della Scala. Per la presenza di eleganti negozi e locali, fin dalla sua inaugurazione fu sede di ritrovo della borghesia milanese tanto da essere soprannominata il salotto di Milano. Costruita in stile neorinascimentale, è tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea e rappresenta l’archetipo della galleria commerciale dell’Ottocento. Chiamata semplicemente la Galleria dai milanesi, viene spesso considerata come uno dei primi esempi di centro commerciale al mondo.
La presenza di passaggi coperti di Milano intesi come portici risale alla città medievale. Nel XIII secolo Bonvesin de la Riva annotava nelle sue Meraviglie di Milano la presenza di circa sessanta porticati nella città. Con l’avvento degli Sforza i porticati vennero progressivamente demoliti. Milano fu la prima città in territorio italiano, con la galleria De Cristoforis, a dotarsi di un passage. La galleria De Cristoforis rappresentò un caso isolato e per trent’anni fu l’unica galleria di Milano.
L’idea di una via che collegasse piazza Duomo e piazza della Scala fu promossa nel 1839 da Carlo Cattaneo. La viabilità della zona era tortuosa e intricata. Basata su strette vie di origine medievale. Diveniva sempre meno gestibile col crescere del traffico cittadino. L’idea di dedicare questa nuova via al re Vittorio Emanuele II venne da un lato come conseguenza dell’entusiasmo per un’indipendenza ritrovata dall’Austria. Dall’altro lato la giunta comunale sperava di ottenere più facilmente i permessi per l’espropriazione dei caseggiati necessari all’opera.
Il 3 aprile 1860 il Comune di Milano bandì il concorso di realizzazione per la nuova via. Assegnato l’appalto della costruzione alla società inglese City of Milan Improvements Company Limited. La cerimonia per la posa della prima pietra da parte del re Vittorio Emanuele II avvenne il 7 marzo 1865. La conclusione effettiva dei lavori risale al 1876 quando venneroo completati l’arco d’ingresso e i portici settentrionali di piazza Duomo.
Da marzo 2014 ad aprile 2015 la Galleria è stata soggetta al più profondo restauro dalla seconda guerra mondiale, in vista dell’Expo 2015. Il restauro ha consentito di riportare gli intonaci della Galleria ai colori originari. Sono seguiti ulteriori interventi di pulitura delle superfici in pietra e cemento decorativo. Il restauro ha visto impegnato personale per un totale di 35000 ore di lavoro su 14000 metri quadrati di superfici coinvolte. Per tutelare le attività commerciali e per esigenze di tempo limitato i restauri sono stati portati avanti senza l’uso di impalcature fisse, bensì con un portale semovente ispirato all’impalcatura usata dal Brunelleschi nella costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore.
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