Un fondatore inglese e uno stadio inglese per il Milan. Nel 1925 il Presidente del Milan, Piero Pirelli, aveva dato il via alle opere di costruzione di uno stadio dedicato solo al calcio. Piero Pirelli era un grande appassionato di football inglese e non a caso volle uno stadio all’inglese, solo calcistico e senza pista d'atletica. L'impianto venne costruito in un tempo record di 13 mesi, tra l’agosto del 1925 e il settembre del 1926.
Nel segno della Sampierdarenese: il Milan gioca il 4 luglio 1926 la sua ultima partita di campionato in Viale Lombardia a Milano, vincendo 2-0 contro la squadra genovese, e la sua prima ufficiale a San Siro contro lo stesso avversario il 3 ottobre 1926, perdendo invece in questo caso 2-1. La struttura, come da progetto dell’ingegnere Alberto Cugini e dell'architetto Ulisse Stacchini, era inizialmente composta da quattro tribune rettilinee, una delle quali parzialmente coperta, per una capienza fino a 35mila spettatori.
La struttura del primo San Siro era tipicamente inglese, con quattro tribune indipendenti in cemento armato, di cui una coperta da una pensilina, e il parterre. Le curve di raccordo tra le tribune non esistevano ancora e lo stadio serviva anche le necessità degli ippodromi. Alcuni spazi sotto gli spalti servivano sì come spogliatoi, docce, uffici, ma erano anche adibiti a scuderie, fienili e magazzini di foraggio.
Il giorno della prima partita in assoluto a San Siro, la notizia che viene data dai giornali quotidiani è: inaugurato il campo. Il tutto accade con un derby amichevole il 19 settembre 1926. Nato per ospitare le partite casalinghe, a partire dalla stagione 1947/1948 lo stadio divenne terreno di gioco .
Il Comune di Milano, dopo aver acquistato lo stadio che era stato teatro della semifinale dei Mondiali 1934 vinta 1-0 dall'Italia sull'Austria il 3 giugno 1934, avvia nel 1935 una prima operazione di ampliamento. L'operazione determina la costruzione di quattro curve di raccordo tra le tribune e l’incremento della capienza delle due tribune centrali: la chiusura dei lavori restituisce ai milanesi uno stadio da 55mila posti.
Dopo un periodo di grande fulgore delle squadre milanesi che vincono trofei europei e mondiali negli anni Sessanta, negli anni Settanta e negli anni Ottanta con le relative targhe commemorative apposte sulle rampe di San Siro, in occasione della Coppa del Mondo del 1990 lo stadio viene profondamente rinnovato. Sulla base del progetto firmato dagli architetti Giancarlo Ragazzi, Enrico Hoffer e dall'ingegnere Leo Finzi, viene costruito un terzo anello, sostenuto autonomamente da 11 torri cilindriche disposte attorno allo stadio che danno accesso alle gradinate. Quattro di queste torri sostengono anche le grandi travi di sostegno della nuova copertura dei posti a sedere. Il colore dei seggiolini installati distingue cromaticamente i quattro settori in cui viene suddiviso San Siro: rosso e arancione per i rettilinei, verde e blu per le curve.
Gli 85.700 posti a sedere che ne derivano, sono tutti coperti da lastre in policarbonato che garantiscono un maggior comfort agli spettatori e un'illuminazione naturale al campo di gioco. Viene realizzato un nuovo impianto di illuminazione e un sistema di riscaldamento del manto erboso per tenere costantemente controllata la temperatura, impedendo la formazione di ghiaccio.
L'8 giugno del 1990 lo stadio ospita la partita di apertura dei Campionati del Mondo, Argentina-Camerun 0-1. Da allora, la Scala del calcio milanese ha ospitato e ospita, ogni domenica, le passioni di migliaia di tifosi. Nell’estate 2008, in seguito ai lavori di riqualificazione per l’adeguamento della struttura agli standard richiesti dalla Uefa, la capienza dello stadio è passata a 80.018 posti. Altri lavori di adeguamento sono stati eseguiti nell'estate del 2012 e in altre occasioni successive. La gestione dello stadio San Siro e delle attività connesse, incluse quelle legate a marchi propri e a punti vendita, fa capo alla società M-I Stadio Srl, nata il 12 dicembre 2011 dalla trasformazione del Consorzio San Siro Duemila.
Teatro anche di grandi eventi, concerti e spettacoli, San Siro ha ospitato sul proprio manto erboso i più grandi campioni, nessuno escluso, che abbiano mai calcato i campi di calcio nella storia di questo sport, sia con la maglia del Milan che di tutte le squadre avversarie di scena a Milano
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